giovedì 3 novembre 2011

Cos’è il Signoraggio? Cerchiamo di capirlo “davvero”.

Il Signoraggio è un argomento di dibattito molto diffuso nell’ultimo periodo e si trova immerso tra miti leggende bufale e verità.
Se cercate la definizione di signoraggio su un dizionario troverete scritto “il signoraggio è l'insieme dei redditi derivanti dall'emissione di moneta” o giù di li.
Se cercate la definizione di signoraggio su Google troverete invece una quantità abnorme di articoli su complotti, sette satanistiche giudaico ebraiche e via discorrendo,
che sfociano in frasi tipo “Il signoraggio è una truffa che si nasconde e si potenzia dietro una cortina di silenzio e di morte.” et similia.
Dove sta la verità??
Le teorie complottistiche sul signoraggio sono condite di pseudoeconomia e facendo un riassunto sommario, attribuiscono al signoraggio la causa della povertà e vogliono far intendere che i soldi grazie al signoraggio non valgono nulla e che il signoraggio sia un meccanismo che ruba tanto denaro quanto è la differenza tra il valore di facciata della banconota e il costo necessario a stamparla, poiché il valore non ha più un corrispettivo diretto in oro ma è regolato interamente dai meccanismi economici. (Il che ovviamente è scorretto o con una banconota da 500€ uno non potrebbe comprarci neanche una pizza).

Affinché si possa capire qualcosa vanno riportate informazioni su alcuni punti chiave che cercherò di riportare facendo riferimento a varie fonti.

PUNTO 1 – Cos'è (davvero) la riserva frazionaria?
La riserva frazionaria è un meccanismo per cui se la banca riceve un deposito di (es.) 10000 euro, può prestarne una certa quota, es. 9800 euro, purché ne mantenga come riserva una percentuale, (nell’esempio in questione il 2%).
La % di riserva obbligatoria è stabilita dalla politica monetaria della BCE, lo statuto BCE, art. 19 e il REGOLAMENTO (CE) N. 1745/2003 impongono che le banche europee abbiano una riserva del 2%.
Quando A porta in banca 10000 euro, e la banca ne presta poi a B 9800, ciò implica che in circolazione ci saranno più soldi.
Ma questo virtualmente in quanto in realtà non sono stati stampati nuovi soldi, cosa che può fare solo la banca centrale quando stabilito.
Si veda infatti cosa sono la base monetaria M0, M1,M2,M3. In sostanza M0, ossia la base monetaria, sono i soldi di carta, emessi dalla BCE o dalle sue filiali (le banche nazionali, BCN).
M1,M2,M3,.. sono invece moneta anche detta "scritturale".
La banca quando presta parte dei soldi di A a B, si fa comunque pagare degli interessi. Questo è un tipo di signoraggio , detto secondario. Ossia un guadagno derivante dalla creazione di DENARO SCRITTURALE.
Il valore di M2 dà quindi conto della moneta "scritturale" creata dalle banche private. In particolare questo è dato (circa) da M2-M0.

PUNTO 2 – Cos’è l’inflazione?
La definizione d’inflazione è:
"Il generale aumento continuo dei prezzi di beni e servizi in un dato periodo di tempo che genera una diminuzione del potere d'acquisto della moneta".
L'aumento dei prezzi è di calcolato da istituti statistici appositi, che ricavano l’indice dei prezzi al consumo(CPI) dalla media dei prezzi ponderati per mezzo di uno specifico paniere di beni e servizi. Tale paniere ha come riferimento le abitudini di acquisto di un consumatore medio.
In Italia è l'ISTAT che si occupa di questo calcolo.
Su wikipedia si può trovare il metodo di calcolo più nel dettaglio.
C'è da dire però, per la precisione, che l'aumento dei prezzi può avere anche altre cause, oltre all'aumento della massa monetaria circolante:
prezzo delle materie importate, costo dei fattori produttivi, costo dei servizi necessari a creare la merce, aumento della domanda, etc.

Facciamo qualche considerazione preliminare.
Il quadro per cui se A deposita 100, la banca presta 98 a B, che a sua volta presta 96 (in realtà qualcosa in più, ossia 98-2%, ma facciamola semplice) ad altri, che poi ridepositano etc. è un quadro che consente, nella pura teoria, di "moltiplicare" il deposito iniziale di 100 per un certo fattore, che, fatti gli opportuni calcoli si trova essere pari a 1/(percentuale di riserva frazionaria)
Ossia se la % di riserva frazionaria è il 2%, 1 / 0.02= 50.
In sostanza con il 2% di riserva frazionaria il meccanismo di "moltiplicatore dei depositi" permette di raggiungere, NELLA PURA TEORIA, ad un valore di M2 pari a 50 volte la base monetaria M0.

Ma se M2 è limitata superiormente, e matematicamente ad un limite superiore pari a 50 M0, potrà la riserva generare inflazione " a lungo andare"?
No. Infatti, dopo un periodo di "fiammata inflattiva" dato dall'introduzione del concetto di "riserva frazionaria", che genera un'ondata di prestiti e crea M2 a partire da M0.
Ma poi cosa succede?
Succede che si crea un equilibrio tra:
richiesta di nuovi prestiti e restituzione dei prestiti precedenti.
Ossia accade ad un certo punto che le richieste di nuovi prestiti diminuiscano e quindi, per via delle restituzioni relative ai prestiti precedenti che man mano avvengano, M2 diminuisca.
Quando i nuovi prestiti invece aumentano, M2 aumenta.

MA QUI SORGONO I PROBLEMI PRATICI
L’equilibrio descritto non è un equilibrio stabile, ossia ci sono vari fattori che possono far pendere la bilancia verso nuovi prestiti in aumento o prestiti in diminuzione aumentando o diminuendo di fatto M2.
Quali sono questi fattori?
Innanzitutto il costo del denaro. Ossia quanto "costa" chiedere soldi in prestito, ossia gli interessi che si pagheranno. Più alti sono i tassi più si è ovviamente scoraggiati a chiedere un prestito, e si preferisce ad esempio risparmiare, per comprare in contanti, oppure per lo meno ridurre l'entità del prestito.
Il costo del denaro dipende dai tassi con cui le banche concedono prestiti, ed è correlato a quanto le banche pagano il denaro dalla banca centrale (il cosiddetto tasso "ufficiale").
Questo è un aspetto molto importante, infatti la BCE ha una forte influenza nell'incoraggiare/scoraggiare la richiesta di nuovi mutui, poiché "guida" i tassi.

Un altro fattore che influenza la richiesta di nuovi prestiti è la "fiducia dei consumatori", indice calcolato dall'ISAE, e che indica come i consumatori prevedono si evolverà la loro situazione economica nel periodo successivo. Se un consumatore prevede che la propria situazione economica peggiorerà, sarà certamente meno propenso a indebitarsi per aumentare le proprie spese. Anzi, cercherà di risparmiare. Contribuendo, in tal modo, alla diminuzione di M2, che a sua volta produce spesso deflazione, ossia diminuzione dei prezzi e quindi ad un inasprimento della crisi economica eventualmente in corso.
Viceversa, se un consumatore è "ottimista" sul proprio futuro economico, sarà più propenso a chiedere un prestito per comprare ad esempio, una nuova casa, una macchina, favorendo in tal modo l'aumento di M2 e innescando in questo caso un processo inflattivo.
Su questo fattore la BCE ovviamente non ha un influenza diretta. La fiducia del consumatore è infatti più correlata all'economia del paese in cui si trova e alle mosse che il governo intraprende e quanto beneficio hanno realmente sul paese.

Torniamo quindi alla relazione tra riserva frazionaria (strettamente correlata a M2) e inflazione.
Poiché la riserva frazionaria c'è sempre, sarebbe lecito aspettarsi, in virtù di questo, una continua spinta inflattiva ma
Perché allora, visto che la riserva frazionaria c'è sempre, la spinta inflattiva non è costante?
Perché la spinta potrebbe resistere solo se continuamente aumentassero i nuovi prestiti. Ma non appena i nuovi prestiti rimangono stazionari, M2 si stabilizza per poi man mano diminuire.
I prestiti precedenti infatti, soggetti a restituzione, "ancorano" la crescita di M2 facendo si appena i nuovi prestiti diminuiscono, le restituzioni relative ai prestiti contratti in precedenza riportino M2 a dei valori di nuovo equilibrio, per poi tornare ad aumentare quando ci sono le condizioni di fiducia e di tassi di interesse appropriati.
Perciò l'offerta incontrollata di moneta crea inflazione e il compito della banca centrale, è assicurarsi che ciò non avvenga gestendo il rifinanziamento delle banche private (assorbendo o emettendo moneta), cambiando il tasso ufficiale di sconto, e imponendo una certa soglia di riserva.

In altre parole la riserva frazionaria che è uno strumento reattivo che permette all'economia di espandersi rapidamente quando ci sono le condizioni, e rallentare gradualmente quando non ci sono più le condizioni per farlo, in presenza di tante piccole inefficienze nei meccanismi funziona come arma a doppio taglio perché, anche se in teoria non implica "inflazione", perché i prestiti dovranno essere prima o poi restituiti con il ritorno alla situazione iniziale di M2, ciò non può avvenire perfettamente a causa delle inevitabili inefficienze (che non esistono solo se si fa un’analisi utopistica).

Da ciò si vede che:

Il signoraggio NON E’:
-Un falso in bilancio che sposta capitali immensi chissà dove, poiché la moneta debito si estingue alla restituzione.
Essendo elettronica non vi è possibilità di truffa.

Il problema riguarda l'applicazione degli interessi.

Nel momento in cui una banca presta la moneta che ricava sotto forma di interesse, invece di spenderla e quindi reintrodurla nel mercato, si crea un paradosso matematico per il quale la moneta esistente non è più sufficiente a pagare il debito (dove con debito si intende debito nel complesso, e non solo debito pubblico) a causa dei vari piccoli fattori d’inefficienza.

La Banca D’Italia è una spa privata??
Per quanto la banca d' Italia sia a capitale a conti fatti privato, è SBAGLIATO denominarla S.P.A. o dire che sia privata per una questione formale.
Ma resta comunque il fatto che non è l’unica creditrice del debito pubblico.
Negli anni 80 l' indebitamento dello stato avveniva in maniera diretta con la vendita dei titoli alla Banca d' Italia, oggi i titoli si mettono sul mercato aperto, e vengono acquistati dalle varie banche private. Perciò la banca d' Italia detiene solo una percentuale del credito sul debito pubblico.
La differenza è che quando la banca d' Italia acquista titoli del debito, la moneta prodotta va a sommarsi nella base monetaria, la quale poi si moltiplica attraverso il sistema di riserva frazionaria.
Quando sono le banche commerciali ad acquistare i titoli nessun effetto diretto si ha sull' aumento della base monetaria, mentre l' effetto è quello di aver riprestato della moneta allo stato, per anni, determinando la situazione attuale dove il debitore deve al creditore una cifra maggiore dei soldi che esistono (ossia la base monetaria, al netto della moltiplicazione bancaria).
Quando si espone la tematica della moneta debito ad un economista ferrato in materia ma favorevole a mantenere lo status attuale, se si è stati corretti nell' esposizione le uniche risposte da parte dell' economista sono:
- Beh funziona così, la moneta è basata sul credito ed è il miglior sistema possibile.
- Gli interessi servono perché' altrimenti il credito sarebbe troppo facile.
- Qualsiasi alternativa porterebbe all' iperinflazione, con matematica citazione dello Zimbawe.

In conclusione il sistema del debito non è un complotto, ne una truffa ma un sistema che funziona bene solo in una condizione utopica in cui tutta l’economia fila liscia come l’olio, e credito e debito si riequilibrano alla perfezione, cosa che a conti fatti nella pratica non può avvenire, e le conseguenze le stiamo vedendo sull’economia degli stati occidentali sempre più in crisi.